African Soul

A dicembre 2017 il primo ristorante africano in Alto Adige ha aperto le sue
porte. E' un progetto della cooperativa sociale Spirit che è stata fondata in
primavera dello stesso anno, con l’obiettivo di dare la possibilità di fare
prime esperienze lavorative a profughi e migranti africani. Ma il ristorante è
molto più che solo questo, da un posto di lavoro fisso a un piccolo staff,
tutti profughi o migranti dall’Africa e in più dà la possibilità di stage ad
altre persone, sempre migranti africani. Durante lo stage le persone vengono
sostenuti con corsi professionali delle scuole alberghiere, sia quella tedesca
che quella italiana, e corsi FSE. Con questi corsi ricevono il Know-how
teoretico che poi con il posto di lavoro nel ristorante puoi essere messo in
pratica. Alla fine dello stage la persona ha esperienza sia nella pratica che nella
teoria, e ha più possibilità per trovare un posto di lavoro nel settore.

Per garantire lo standard qualitativo e la continuità, abbiamo come anticipato
sopra un piccolo staff, composto da un cuoco, un cameriere di sala e un
lavapiatti. Queste persone garantiscono che il locale riesce a maneggiare il
lavoro quotidiano e allo stesso tempo sono loro a introdurre i nostri stagisti
al lavoro.

Il ristorante è molto
più che solo un progetto di integrazione lavorativo, si tratta anche di un
luogo di incontri interculturali. African soul invita i suoi ospiti a tuffarsi
nella cultura africana affasciante, a scoprire i sapori, colori e gusti del
continente africano. Per questo si e`particolarmente impegnato, di allestire il
locale più autentico possibile. Questo per dare la possibilità ai nostri ospiti
di “sentire” il fair africano nel momento dove entrano la porta e per poter
rilassare l’anima sin da subito.



Dall’apertura del
ristorante fino ad oggi abbiamo seguiti 10 tirocinanti per una breve parte del
loro processo integrativo. Di questi 10 persone 8 hanno trovato un posto in
gastronomia e una ha deciso di frequentare una scuola alberghiera e formarsi.
Il ristorante viene finanziato in parte da enti pubblici.

Per maggior informazioni potete sempre contattare Julia
Kuppelwieser tramite
E-Mail: africansoul.meran@gmail.com.